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Emanuele Blandamura

Emanuele Blandamura nasce a Udine il 19 dicembre 1979. Da qui si trasferisce a Roma dai nonni che lo crescono con amore, supportandolo anche nella sua carriera professionistica di Pugile.

Emanuele conosce la boxe all’età di 18 anni che lui stesso definisce “stella guida”, proprio come lo sono per i marinai. Dedizione, valori, allenamento e un approccio determinato lo portano da subito a mettere in risalto le sue qualità, in particolare tecnica e velocità, in una palestra di via Salaria, sotto la guida di Guido Fiermonte. Diventa professionista 10 anni più tardi, nel 2007, quando vince il suo primo titolo di Campione WBC del Mediterraneo.

A partire dal 2010 entra a far parte del team di Eugenio Agnuzzi. 
Sotto la sua guida conquista la prima importante vittoria battendo ai punti Manuel Ernesti in un match valido per il titolo del Mediterraneo WBC dei pesi medi.

Questa prestazione e titolo gli permettono di essere premiato dal comune di Roma come atleta dell'anno 2011 per il pugilato.

Il 16 giugno del 2012, a Fregene, conquista il titolo internazionale WBC Silver contro l’imbattuto Luca Tassi. Una vittoria che gli garantisce un palcoscenico importante, contro l’austriaco Marco Nader Il 25 gennaio 2013, a Stoccarda. Emanuele combatte con grande tenacia e vince ai punti, diventando così il nuovo Campione dell'Unione Europea dei pesi medi.

Il 26 luglio 2014 affronta per il titolo europeo Billy Joe Saunders. Emanuele viene sconfitto, ma il match gli darà la certezza di poter competere ai altissimi livelli.


«Non conto le vittorie ma le sconfitte che ho vinto»


Dopo la sconfitta contro Saunders e la successiva contro Michelle Soro, il 3 dicembre 2016 riesce finalmente a conquistare il Titolo Europeo battendo Matteo Signani (campione d’Europa 2021) ai punti, in dodici riprese.

Nell'aprile 2018, dopo un'intensa preparazione atletica, Emanuele tenta di salire sul tetto del mondo, sfidando il campione olimpico e mondiale Ryota Murata, ma perde a Yokohama per ko tecnico all'ottavo round.

Il suo ultimo incontro è stato contro Marcus Morrison, tenutosi a Roma presso il Foro Italico l’11 luglio 2019.

Nel novembre 2017 Emanuele inizia una nuova avventura parallela alla vita sportiva, diventando coautore della sua biografia scritta a quattro mani con la nota firma del pugilato italiano e del Corriere Dello Sport, Dario Torromeo, dal titolo “Che Lotta è la Vita” (pubblicata nel 2018).

La sua biografia è stata recensita non solo in Italia, ma persino nel Regno Unito tra i libri più letti nei mesi estivi del 2018.

La vita del pugile e dell’uomo è stata raccontata anche dal docufilm, prodotto da Image Hunters e diretto da Riccardo Rabacchi, intitolato “Emanuele Sioux Blandamura”.


«Questa è la mia vita, una parentesi ma non un finale.

Domani, chi lo sa… »


Dedizione, allenamento e costanza sono i valori che lo contraddistinguono nella vita.
È tenace, consapevole, determinato e punta sempre a migliorarsi... ogni giorno.
Lo sport gli ha dato tanto, è stato il suo riscatto. Un percorso lungo e tortuoso, fatto di tappe che hanno dato a tutto un senso di compiutezza. 

È estremamente legato ai suoi affetti più cari, in particolare al nonno: figura cardine nel suo percorso di vita e di atleta. 

Crede fortemente nella lealtà e nel rispetto, ideali che veicola attraverso il suo approccio allo sport. Crede nell’importanza e nel valore del team: il suo lo ha sempre saputo coordinare al meglio, valorizzandolo. 

È, e sarà sempre, riconoscente a tutti i maestri che lo hanno accompagnato nel suo percorso: da loro ha appreso molto fino a diventare atleta e campione nella sua disciplina. 


PALMARES

14 ANNI
DA PROFESSIONISTA

ATLETA DELL’ANNO PER IL PUGILATO NEL 2011

CAMPIONE WBC DEL MEDITERRANEO

CAMPIONE INTERNAZIONALE WBC 

CAMPIONE DELL’UNIONE EUROPEA

2
STELLE D’ARGENTO 
PER MERITI SPORTIVI CONFERITEGLI DAL CONI NEL 2016 E 2017

2 VOLTE
CAMPIONE D’EUROPA SFIDANTE MONDIALE WBA


Dopo il ritiro ufficiale (5 settembre 2021), vuole valorizzare il «One to one»: format di allenamento frontale da lui ideato per trasmettere la sua passione per la boxe. 

È attivo nel sociale grazie al progetto: «Sport e benessere per tutti». 

Prosegue il percorso di presentazione del suo libro «Che lotta è la vita». 

È dirigente OPES Italia in qualità di consigliere nazionale e ambasciatore per la Federazione Pugilistica Italiana (FPI).

È ambassador del progetto della FPI «Boxando s’impara».  

È istruttore e docente Sportwig.

Ha avuto diverse esperienze di spalla tecnica al commento per DAZN.